L’arte dello storytelling per le realtà locali
Come un negozio fisico può comunicare online
Negli scorsi articoli abbiamo visto quanto sia importante unire il mondo offline della tua attività locale, del tuo negozio o bottega con il mondo online per comunicare, farti conoscere e raggiungere più persone.
“Sì, ma come faccio?”
Se non sai da dove partire o come mettere in pratica la teoria, oggi voglio darti alcuni spunti su come comunicare online.
Per farlo ho chiesto aiuto a Lorenzo Vazzana, Founder presso Lorenzo Vazzana “The Storyteller”.
Ex studente di Lettere e Filosofia, appassionato di scrittura intesa come arte e come mezzo fondamentale per comunicare e relazionarci con gli altri.
È un vero artista dello storytelling e, grazie alla sua esperienza, gli ho rivolto alcune domande.
Ciao Lorenzo, grazie per dedicarci un po’ del tuo tempo. Vuoi presentarti e dirci di cosa ti occupi?
Ciao Debora. Sono un Brand Storyteller, ovvero mi occupo di come le aziende (e i relativi Brand in loro possesso) devono raccontare la loro Storia per Differenziarsi dalla Concorrenza col fine di creare un proprio posizionamento di mercato e diventare un punto di riferimento per i loro potenziali clienti.
Su cosa si basa lo storytelling?
Lo Storytelling si basa su dei principi umani molto semplici. Sin dall’epoca delle scritture rupestri, nelle caverne, l’uomo ha provato a “raccontarsi” affinché venisse tramandata la sua Storia, i suoi Credo e le sue Emozioni… affinché venisse RICORDATO (questa parola nel marketing è fondamentale, legata al concetto di RICONOSCIBILITÀ e IDENTITÀ).
Nell’ambito del marketing, questo comporta che un gruppo di consumatori cerca sempre il proprio portavoce, e in molti casi il proprio portavoce diventa un Brand.
Come? Grazie ad una Storia COMUNE si creano le comunità (adesso sul web si dice community, perché in inglese fa sempre più figo).
Ma non bisogna andare lontano.
Basta vedere le Redbull, che attorno al racconto dell’ESTREMO ed un energy drink ha creato un impero, oppure la Apple, che attorno alla parola RIBELLIONE (e innovazione) ha creato quel che ha creato.
Oppure si potrebbe guardare in casa nostra, con il Movimento 5 stelle, che attorno alla parola ONESTÀ ha costruito un movimento politico.
Il marketing è identità… i funnel di vendita, le piattaforme di advertising, le landing page, sono Armi della guerra del marketing, ma la vera Differenza la fa la tattica, che deve essere mirata a Spiazzare il nemico.
I poveri vietcong hanno vinto sugli americani “superdotati” grazie ai loro cunicoli.
Quali sono le regole principali da seguire?
La regola principale dello Storytelling è la Retorica.
Mi spiego meglio, perché questo passaggio può risultare complesso e sulle “Regole dello Storytelling” ho già scritto un ebook da 144 pagine e ne sto scrivendo un altro.
Il problema principale è che la maggior parte delle persone che si affaccia al marketing o che fa marketing non si vuol mettere in testa che il marketing è PSICOLOGIA e STRUMENTI… e in questo di certo c’è solo il Test!
La metafora è sempre la stessa: Tattica ed Armi, ed entrambi sono fondamentali.
La regola principale dello Storytelling è basata sulla mia teoria dell’Hotpoint narrativo.
Bisogna semplicemente guardare alle mie parole di prima sui grandi Brand citati (RedBull, Apple, Movimento 5 Stelle).
Come vedi, la loro “storia” si apre sempre dallo stesso punto focale: ESTREMO (RedBull), RIBELLIONE (Apple), ONESTA’ (Movimento 5 Stelle) …
Questi grandi Brand fanno partire il loro racconto sempre dallo stesso punto, con l’intenzione di dominare nella mente dei loro potenziali consumatori l’associazione con quella parola.
Se penso alla politica e cerco ONESTÀ, penso al Movimento 5 Stelle ecc.
Lo so, il discorso è complesso, ma solo uno stupido crede che esistano SISTEMI SEMPLICI per generare clienti e fatturato in 7 giorni, o aumentare il fatturato del 300% in 30 giorni.
La battaglia è LOGICA, questo è innegabile.
Che vantaggi può portare alle realtà locali?
Ho un salone di bellezza nella mia piccola città, cioè Gaeta, ed è da lì che sono partito non dall’online (come molti altri).
I vantaggi sono praticamente infiniti.
Hai un’arma INTELLETTUALE in più che altri non hanno.
Hai degli esempi pratici da riportare?
Faccio proprio l’esempio del mio salone di bellezza.
Non navigava di sicuro in buone acque (era di mia madre) quando le dissi che avrei lasciato l’università per aiutarla nella gestione del salone.
Tutti venivano nel salone (nei suoi tempi d’oro) perché mia madre era molto conosciuta nella zona come hairstylist di alto profilo.
Poi il lavoro calò (con la crisi) e iniziarono ad esserci casini.
Soldi fuori, debiti con le banche, dipendenti che facevano quel che gli pareva… così cambiai e il salone, che si chiamava Immagine donna young (che brand pessimo) divenne Pigmentum, specialisti del colore.
Da lì raccontai il perché (reason why).
Perché specialisti del colore? Perché Pigmentum?
Per rispondere ad un perché possiamo utilizzare solo una Storia.
Rifletti con me. Perché mi hai chiesto di fare un’intervista?
Dovrai “raccontarti” e raccontare del tuo rapporto con il mio Brand e quello che rappresenta per te.
Si vince Raccontando il PERCHÉ del Brand e la sua Genesi, il resto è “marketing”.
Quando ho ricevuto le risposte di Lorenzo, il testo ha catturato immediatamente la mia attenzione. E questo è proprio quello che intendo per arte dello storytelling, saper attrarre e incollare le persone raccontandosi.
Se vuoi saperne di più, Lorenzo ha messo a disposizione un corso gratuito che trovi qui: “Dalla Società dell’Informazione alla società della Narrazione”.