Perché fare qualcosa che non hai mai fatto prima ti porterà dei vantaggi nel lavoro

Lasciamoci ispirare da un film per imparare a staccare facendo cose nuove per lavorare meglio.

Il film Colazione da Tiffany è pieno di particolarità, soprattutto se consideriamo l’anno di uscita, il 1961.

Troviamo alcuni elementi caratteristici che si vedono direttamente nel film, come il divano ricavato da una vasca da bagno, le scarpe nel frigorifero, la scelta di un attore americano, Mickey Rooney, per la parte del giapponese Yunioshi oppure il famoso tubino nero firmato Givenchy che viene indossato da Audrey Hepburn più volte semplicemente cambiando gli accessori.

Anche dietro le quinte ci sono state delle particolarità. Per girare le scene con Gatto ci sono voluti nove mici rossi, Truman Capote inizialmente voleva Marilyn Monroe per la parte di Holly e la canzone Moon River fu scritta proprio per Audrey Hepburn ed è infatti lei stessa a cantarla.

Ma perché ti parlo di questo film?

Perché a un certo punto i due protagonisti fanno una cosa molto carina, decidono di uscire e di fare qualcosa che non hanno mai fatto prima.

Qualcosa di nuovo per entrambi.

“Perché non passiamo la giornata a fare cose mai fatte prima? Sarebbe divertente. Ci sarà qualcosa che non hai mai fatto… E in quanto a me, è un po’ difficile, ma tenteremo di trovarne qualcuna.”
– Audrey Hepburn

Questo approccio può essere utile anche a tutti noi ed è un aspetto da considerare per lavorare meglio.

Fare qualcosa di diverso dalla solita routine è fondamentale per riuscire a fare delle pause concrete e salutari riuscendo così a migliorare l’efficienza in quello che si fa quando si ritorna sulle attività da svolgere.

Ho letto un articolo che spiega quanto sia fondamentale “sparire” dal lavoro per prendere un appuntamento con se stessi, come aiuto per ricaricarsi e tornare a lavorare meglio di prima. Più produttivi e più motivati.

Metti in conto di programmare periodicamente degli stacchi facendo qualcosa che normalmente non faresti. Vai dove gli altri non si aspettano di trovarti, luoghi che nemmeno tu stesso considereresti.

Cambia anche ritmo, se lavori abitualmente in un posto molto rumoroso cerca il silenzio, al contrario cerca un po’ di movimento.

Programmare gli stacchi dal lavoro non deve servire per scappare dalle cose da fare. Si tratta di veri e propri impegni importanti da mettere nel calendario. Riunioni con se stessi.

Ma come si sparisce e si stacca dal lavoro?

1. Prendi una decisione consapevole in uno specifico arco di tempo. Il tempo da dedicare a fare cose nuove deve essere studiato e programmato, non casuale. Non puoi riservarti dello spazio solo quando ti ricordi o quando pensi di avere meno da fare, così non troverai mai tempo.

2. Decidi in anticipo cosa fare. Oltre a del tempo ben definito, pensa anche a cosa vorresti fare senza lasciare niente al caso sfruttando al meglio questi momenti.

3. Vai dove non andresti abitualmente, dove ci sia un ritmo diverso dal solito. Fai appunto qualcosa che non faresti abitualmente e che non c’entri niente con il tuo lavoro. Le pause non devono essere intese come delle estensioni dal lavoro, come per fare piccole attività rimandate come controllare le email o fare delle chiamate in sospeso.

4. Sfrutta i tempi di spostamento per passare dalla modalità lavoro a quella della sparizione. Quando arriva il momento di staccare, cerca di entrare nell’ottica della pausa fin da subito, da quando ti sposti dal lavoro al luogo scelto. Usa il tempo dello spostamento per preparare la mente allo stacco. Un po’ come quando, ironicamente, si dice: “Sono in ferie da venerdì sera a lunedì mattina!” e per quanto si tratti solo del fine settimana, rimane un bellissimo approccio mentale se preso nel modo corretto.

5. Disconnettiti e fai in modo di essere irraggiungibile. La pausa deve essere veramente un appuntamento con te stesso. Metti il cellulare in modalità aereo e goditi quello che farai.

6. Quando vivi questi momenti, presta attenzione a come ti senti e a cosa provi. Imprimi nella mente ogni sensazione, ogni istante. Fai in modo che diventi un’abitudine per la tua mente e per i tuoi pensieri.

Che cosa puoi imparare da queste pause?

Prima di tutto, ti prendi cura di te stesso. Non sappiamo più stare da soli e siamo sempre in compagnia di connessioni e notifiche.

Capirai che il tuo lavoro non crollerà se ti assenti. Anzi, al tuo ritorno andrà meglio, portando solo dei vantaggi a quello che fai.

Ti sentirai meno travolto da tutte le cose da fare perché sarai più lucido nel valutare le situazioni.

Ti sentirai più padrone del tuo tempo. Avere una buona gestione del tempo serve proprio per lavorare bene, con il giusto stato d’animo.

Cosa puoi fare da subito?

Programma gli stacchi, le pause e le tue “sparizioni” dal lavoro. Fai in modo che nel tuo calendario ci siano gli appuntamenti con te stesso per fare cose che non hai mai fatto prima.

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Debora Montoli – L’organizzatrice nerd che legge le istruzioni per te e migliora il tuo lavoro.

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